Otto aspetti da non trascurare per ottenere visibilità nei risultati di ricerca
Non c’è esperto di web marketing che non affermi l’importanza di essere visibili tra i primi risultati di ricerca su Google per aumentare il proprio business, ma ad oggi sono ancora pochi quelli che sanno mettere in pratica la strategia perfetta per “farsi belli” agli occhi dell’algoritmo di Google ed ottenere così la tanto ambita prima posizione. In realtà però, sebbene senza sbilanciarsi troppo, è stato proprio lo stesso Mr Google a comunicare al mondo intero i suoi parametri di valutazione, per cui ottenere visibilità e page rank elevati dovrebbe essere un gioco da ragazzi, se non fosse che i suddetti criteri usati per valutare un sito web sono circa 200 e in molti casi rispettarli tutti è pressoché impossibile.
Quali parti del sito vengono valutate da Google?
Tutte, o quasi. Prima di assegnare un page rank Google, infatti, valuta attentamente:
- Il dominio
- I contenuti delle singole pagine
- La grafica delle singole pagine
- La struttura del sito
- Le interazioni degli utenti
- I cosiddetti “segnali social”, cioè le interazioni tra il sito e i social network, primo fra tutti Google+
- La forza del brand sul mercato
- La presenza di azioni di spam in qualche modo collegate al sito, anche se esterne
Ad eccezione dell’ultimo punto, che riguarda le penalità e che quindi abbassa il punteggio di qualità dato al sito, ottimizzare gli altri aspetti è quindi l’unico modo per ottenere page rank più elevati e posizioni sempre più alte nei risultati di ricerca.
Quanto pesano i link per Google?
Qualcuno si sarà sicuramente accorto che nella lista appena stilata manca qualsiasi riferimento ai link, o meglio, ai backlink, cioè ai link che da altri siti portano al nostro. La teoria delle reti secondo la quale un sito nominato e linkato da altri siti ha diritto ad essere mostrato per primo, perché ha più referenze, è stata la scintilla che ha fatto nascere Google stesso. Oggi però sembrerebbe che venga data sempre meno importanza ai link a favore dei contenuti e della struttura del sito, premiando chi si impegna a lavorare sulle proprie pagine e penalizzando chi, anche in modo poco pulito, cerca referenze da altri. Il tema dei backlink è quindi molto delicato e ad oggi gli esperti SEO sono ancora divisi tra chi li ritiene fondamentali per avere visibilità e chi, invece, preferisce investire nel costruire un sito a regola d’arte senza affidarsi a raccomandazioni.